La mia lettura "Stop". E lo stomaco mi si aggroviglia. Ops. Il fatto è che ora voi vorrete sapere come e perché si è aggrovigliato il suddetto organo, e dovrò essere io a spiegarvelo. E l'unico modo per farlo è cercare con pazienza di sgrovigliarlo. Allora abbiate anche voi un po' di pazienza, lettori: dissolvenza cinematografica, e cominciamo a sfogliare questo libro partendo dall'inizio. Siamo a Napoli, Quartieri Spagnoli. Io vivo qui. Il mio nome è Luce. E sono donna. Ecco, Luce Di Notte (come ci piacciono i nomi-pasticcio di Lorenzo Marone) è esattamente il tipo di creatura che non ha bisogno di qualcuno che parli per lei, che a presentarsi è capacissima benissimo da sola, uno spirito senza paura, ecco cos'è, una di quelle meraviglie che puoi ammirare solo di lontano, ché tanto non si lasciano catturare, insomma una "femmena" del sud. Ma, la DreamWorks insegna (beh per lo meno a chi come me piace ancora imparare dai cartoni)...
Diario disorganizzato di una lettrice imbrattafogli