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Visualizzazione dei post da aprile, 2017

FANGIRL, Rainbow Rowell

La mia lettura Ci sono ogni tanto quei libri che ti stupiscono. Non parlo di quello stupore che ti prende a fine lettura e ti fa dire "Oh cavolo, che cosa ho letto!", e tu guardi e rimiri il libro come avessi chissà quale prodigio o mistero tra le mani; no, io pensavo a qualcosa di più piccolo, di più discreto, ma non meno significativo: sono dettagli, curiosità, parentesi di empatia inaspettata che ti strizzano il cuore almeno un po' e, cosa ancora più bella, ti fanno riflettere. Perché, vi garantisco, si può amare un libro anche per queste che ai più sembreranno sciocche piccolezze.  Ad esempio Fangirl (e io prima di leggere la sentitissima recensione di Adele -  qui  - neppure sapevo esistesse la parola "fangirl"), che già a partire dal genere, la fa una sua candida rivoluzione, quando di recente il Young Adult proprio di quella spontaneità, di quell'ingenuità che nasce dalla confusione dei primi turbamenti e delle mille domande e insicurezze