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Visualizzazione dei post da marzo, 2016

Novità dalla bibliosfera #7

Rubrica in cui, ogni fine mese, vi terrò aggiornati su titoli, autori emergenti, voci di corridoio (etc) legati al mondo dei libri. Perché ogni buon lettore che si rispetti ... tiene sempre gli occhi aperti. Un magnifico buongiorno a tutti, lettori! Qui da me il cielo si è rivestito d'azzurro, un po' alla volta il mio stomacuccio sta procedendo al lavoro di smaltimento post-pranzo-pasquale e poi poi poi ... lunedì, dopo non so più quanti anni, sono tornata al vecchio cinema, allora Maestoso, oggi seconda sede Ciak City. Se penso che per me a dieci anni era un'icona, adesso piangerei per la poca cura che gli viene destinata. Ma oggi, il giorno delle novità, non mi va di essere malinconica, muoio invece dalla matta voglia di presentarvi i cinque libri del mese. Sinossi: È la vigilia di Natale. Intorno alla tavola ci sono sette donne. Tutte le donne della vita di Vittorio, e lo stanno aspettando. Ma lui non arriva. Manda solo un enigmatico messaggio. Poche parole c

Tweeting about books #2

Rubrica ideata da me dedicata al social reading: tweet-interviste, contest, letture condivise, esercizi di riscrittura ... questo e altro dal lunotto di Twitter. Mi alzo, quasi perfettamente certa di aver avuto un incubo in cui ero incappucciata in un saio, in mezzo ad altri frati che intonavano g ooo oo o rgheggianti canti gregoriani. E poi, all'improvviso suor A inarcava pericolosamente un sopracciglio per quella fatidica "a" in meno all'"amen" finale del Gloria .  No, non è il caso di preoccuparsi. Insomma, è il minimo ... se stai preparando la Missa de Angelis per la messa crismale del giovedì santo.  Caspiterina, e siamo già al Triduo Pasquale.  Uuuuh, perdonate la mia maleducazione. Non ho avuto neanche la buona grazia di salutarvi.  Buon lunedì mattina, lettori! E davvero, vi ringrazio tutti, di cuore, per la vostra presenza costante, affettuosa e preziosa sul mio blog, il mio piccolo mondo libroso.  Solo qualche giorno fa, BP se ne esc

Bentornata primavera!

Ecco, l'inverno è passato, È cessata la pioggia, se n'è andata; I fiori sono apparsi nei campi, Il tempo del canto è tornato E la voce della tortora ancora si fa Sentire nella nostra campagna. Il fico ha messo fuori i primi frutti E le viti fiorite spandono fragranza. Mi è sembrata cosa buona e giusta che in apertura al post di oggi comparisse questo passo del Cantico dei cantici . E non solo perché oggi e domenica. E non solo perché oggi è la Domenica delle Palme. Sssssst! Ditelo con me a bassa voce, senza farci sentire da quelle bizzarre creature ... Ancora esistono? Piano vi ho detto! Sì, ancora c'è chi invoca nebbia e freddo, ma fate finta di nulla ... No? Ma sì, chisssen  ... Sveglia lettori!!! Oggi è primavera! Qui da me, in barba alle previsioni del tempo, il sole ha messo su un bel sorriso, il cielo è terso, chiarissimo, e le nuvole si riducono ad appena qualche tratto di biancoazzurro che sfuma tra i raggi tiepidi e coccolosi di una serena giornata

OLGA DI CARTA, Elisabetta Gnone

Tutti sapevano che Olga amava raccontare bene le sue storie oppure non le raccontava affatto, e quando la giovane Papel attaccava un nuovo racconto, la gente si metteva ad ascoltare. Sarà stata la fame di conoscere per chi non s'era mai mosso dal villaggio; sarà stato il solletico che ogni storia procurava a un angolino della mente, trasformando fatiche e pensieri in sogni e speranze; sarà stato il fascino dell'ignoto e dello straordinario, sta di fatto che quando Olga Papel cominciava a raccontare, chi era vicino tendeva l'orecchio, le finestre si dischiudevano, le voci nei cortili si acquietavano, volti incuriositi sbucavano da dietro il bucato e chi era in casa usciva, trascinandosi dietro una sedia.      La mia lettura Ho imparato a conoscere la carta prima ancora di scoprire il mio amore per i libri. Con la carta facevo di tutto. È questo che ricordo bene di quando ero bambina. Ricordo di interi pomeriggi a casa di mia nonna, matita, carta, pennarell

Tweeting about books #1

Questa rubrica nasce da un'idea estemporanea. Insomma mi è venuta proprio di punto in bianco. Un minuto prima non c'era e adesso ... eccomi, buttata giù dal letto, a scrivere, miei cari lettori. Ora, dovete sapere, quando ancora muovevo i miei primi passi su Twitter (in assoluto il primo social su cui ho costruito un account personale - all'epoca aborrivo Facebook, ma ancora oggi resto comunque dell'idea che Twitter sia organizzato in maniera più razionale ) non avevo esattamente una vita social entusiasmante ... finché non ho trovato  @CasaLettori . La cosa davvero curiosa è che questa meravigliosa, calda, accogliente Casa per i lettori era praticamente appena nata (proprio come me!). E così ho iniziato a deliziarmi di cinguettii letterari, tweet-interviste, contest, hashtag giornalieri ... tutto all'insegna dell'amore per la lettura. Ma, vorrete dunque sapere a questo punto, cos'è @CasaLettori? Ecco @CasaLettori è uno spazio di condivisione di esper

DIOCLEZIANO, Umberto Roberto

Sulle rive dell'Adriatico, non lontano da Salona, s'ergeva un imponente palazzo. Grandiose architetture di sontuosa residenza, chiuse dalle mura di una tetra fortezza: tra questi ambienti viveva l'anziano imperatore, ritirato tra i suoi ricordi. La mia lettura Quello che non ti aspetti quando stai preparando un esame.  Non ti aspetti di incappare accidentalmente (sì, proprio accidentalmente , visto che quasi non me lo dimenticavo fra i testi di studio da acquistare!) in una lettura che ti coinvolga emotivamente ed intellettualmente, per il suo stile incalzante, praticamente narrativo, con tanto di suspence e colpi di scena, per i suoi personaggi che escono fuori dal grigiore anonimo della Storia, che, diciamolo, ha il brutto vizio di spogliarli della loro personalità.  Non ti aspetti di chiudere momentaneamente a sera il manuale di Storia Romana (che temi costantemente ti faccia spoiler), tutta felice, perché stai per scoprire se alla fine Diocleziano riu

Cosa c'è in agenda? #1

Cosa leggo? Cosa scrivo? Questi sono i punti all'ordine del giorno della mia agenda letteraria. Qui li ricapitoliamo passo passo. Buongiorno lettori! Devo dire che sono molto stupita del punto esclamativo che ho appena digitato, dato che qui da me va tutto male. Meteorologicamente parlando, intendo. È un dato di fatto palesemente manifesto. Quando mi lavo i capelli, il giorno dopo il Cielo scatena la sua ira divina. Se state per dirmi che si tratta solo di un'inopportuna, infausta coincidenza, vi smentisco. Sabato scorso i miei capelli si era mantenuti bene e così, una volta tanto, ho deciso di passare. Quella domenica è stata la prima (dopo ... non ricordo neanche quanto tempo!) in cui neppure una goccia di pioggia è scesa giù. Grrrrrr! Mi mangerei la bombetta ( se ce l'avessi ) come Rockerduck. Ma direi che vi ho già tediati più che a sufficienza. Ovviamente non siete qui per sentire le mie allucinate divagazioni. Ed io neppure. Fra le altre cose (caccia ai libr

THE BABY, Abigail Barnette

"Stasera. Pavillon Français. Appena varcherai la soglia sarai mia. Potrai parlare solo se interpellata. Obbedirai a tutti i miei ordini". La mia lettura Prima di iniziare a scrivere di questa mia lettura è assolutamente indispensabile dire due cose. Innanzitutto che sarei ben felice di stendere un meraviglioso, profumoso tappeto di fiori ai piedi di Daniela (zia D) del blog  CrazyForRomance , per avermi aperto gli occhi su una serie ( qui  la mia recensione) che altrimenti non avrei mai né scoperto, né amato alla follia, né letto, riletto e rileggiucchiato fino allo stordimento. In secondo luogo, c'è una domanda che mi sta pungolando la testa da giorni: COME DIAVOLO È SUCCESSO CHE SIAMO GIÀ ARRIVATI ALL'ULTIMO LIBRO? Ma adesso, seriamente, devo raccontarvi tutto per bene, quindi... ago, filo e mi metto diligentemente a cucire il mio cuoricino. Scrivere la parola "lieto fine" sembra incredibilmente semplice, quando abbiamo la certe

Book Shopping Time o ... momenti di estatico masochismo

Breve ma illuminante dialogo fra due creature apparentemente (e solo apparentemente) appartenenti alla stessa specie . Papà (vocione profondo dal non modificabile impasto abruzzese): "Se avessi dieci euro, cosa ti compreresti da mangiare?". Io (espressione disgustata da tanta ostentata prosaicità): "Da mangiare?!!!", (tono sognante da lettrice adorante affetta da bibliofilia acuta) "Se ci esce, mi ci compro un libro!". Papà (ridacchiando - e, lo so!, già ci sta ricamando sopra una bella storiella da raccontare al primo sfortunato che incontrerà per strada): "Hai ripreso tutto da me". Ecco come stanno le cose, ragazzi. Le persone si dividono in due categorie: i lettori e i non lettori (sì, sembro un po' papà Gus de Il mio grosso, grasso matrimonio greco ). E ci sono due cose che fanno la suprema, inviolabile felicità di un lettore. Isolarsi dal mondo reale circostante e immergersi in un mondo letterario non meno reale ... ... e, ma è

Il Barattolo del Sorriso

Oh, eccovi qui! Buongiorno a tutti voi, che in questa tarda mattinata vi starete sbracciando per mettere su una bella tavola imbandita come si deve. Aspettate che provo a puntare il naso verso lo schermo, chissà che non mi arrivi fin qui qualche odorino promettente di ragù ancora sul fuoco lento o  (beh, sognare non guasta!) di polpose polpettine di pesce ... mmmmh! Non vi ho ancora osannato il mio smisurato amore per il pesce (secondo solo ai libri)? Beh no, oggi no, credo che dovremo rimandare. Oggi vi parlo di un'iniziativa che arriva direttamente dal comodino delle LGS:   Il Barattolo del Sorriso . L'1 gennaio 2016  prendete un barattolo vuoto e mettetelo da qualche parte in camera vostra. Ogni volta che leggerete un libro,  scrivete il titolo su una strisciolina di carta  e mettetela nel barattolo. Il 31 dicembre 2016  aprite il barattolo  e contate quante striscioline ci sono, quanti libri avete letto durante l'anno. Mentre contate, fate caso al belliss

GIACINTA, Luigi Capuana

"Colonnello!" disse la Giacinta, attaccandoglisi familiarmente al braccio e trascinandolo un po' verso la vetrata della terrazza con vivacità fanciullesca. (...) L'una e l'altro non riuscivano per qualche secondo a riattaccare discorso: poi la Giacinta spingeva gli occhi verso il colonnello che aveva ripreso la sua positura, e portando la punta del ventaglio alle labbra, lanciava un ebbene? un e poi? che provocava la risposta. La mia lettura Ho avuto un rapporto alquanto complesso con questo romanzo. Ad ogni pagina, per tutto il tempo, sentivo dolorosamente che qualcosa, qualcosa di decisamente importante, mancava. Quando finalmente sono riuscita a riporre ormai letto il libro nel suo angusto posticino nella libreria del mio studio, ho capito. Ho capito cosa non andava. Ma lascerò che sia qualcuno di più adatto allo scopo ad illuminarvi. "In generale mi piace dippiù la prima metà del tuo libro forse perché l'azione è più viva, o almeno