Passa ai contenuti principali

Strega comanda colore ...

Ecco, un po' mi vien da ridere. Perché lo so, lo so che tutti voi quando eravate dei pulcini appena usciti dal guscio giocavate a "Strega comanda color ...". 
Io no. Dico davvero. 
Certo è probabile che ci sia una spiegazione logica a questo. Non ero quel che si dice una gran compagnona in quei giorni in cui scorrazzavo nel giardinetto dell'asilo, e fino a qualche anno fa in mezzo a ragazzi della mia età mi sentivo un po' un pesce fuor d'acqua o la ruota di scorta. 
E oggi? Beh, direi che ci sto lavorando.  
E, perché no?, a suo modo, anche un simpatico Book Tag può essere buono per recuperare qualcosa di quel tempo strano, lontano e vicino, che è l'infanzia.
Allora, ecco che ve lo presento!




Come ogni Book Tag, anche questo qui ha le sue regole ... semplicissime, tranquilli!

1 Usare l'immagine del tag

2 Citare l'inventore del tag (bloody ivy) e ringraziare chi ti ha nominato

Io ringrazio Scheggia tra le pagine che spesso e volentieri mi propone qualche bel Book Tag. 

3 Trovare e illustrare brevemente:

Una cosa che si legge (con la copertina o con un disegno in copertina dove quel colore prevalga)


Strega Scheggia ha comandato il suo color ... color ... il giallo!  
Trovare un libro con questo colore è stato molto più difficile di quanto pensassi. 
In un Tag mi sembra giusto dare spazio ai libri che hanno un particolare significato per chi legge (così poi chi viene a sbirciare può prendere appunti interessanti!). 
Alla fine l'occhio mi è caduto su I love shopping a New York. Come sequel è a dir poco fantastico: Sophie Kinsella ripropone con uno slancio tutto nuovo la formula del primo e riesce a fare centro, grazie ad un'intelligente ironia, un intreccio solido ... e ad una protagonista che non delude mai i suoi lettori.


Una cosa che si indossa (capi di abbigliamento, collane, borsa, giacca, trucco ...)


Ho queste ballerine della Replay da ... pff! Neanche mi ricordo da quanto. Tipo una decina d'anni. 
Okay, in realtà sono color oro, ma è una tonalità abbastanza prossima al giallo. 
Comodissime. Vanno bene su tutto e si armonizzano perfettamente con qualunque mise.
Hanno calpestato mezza Europa. In gita me le portavo sempre dietro. 
Ogni volta che arriva la fine di settembre e facciamo il cambio di stagione, mamma esordisce con "Che dici? Le buttiamo?" e io tutte le volte "NOOO!!! Guarda qua: sono ancora buonissime!". 


Una cosa che si mangia/beve


Mie cari lettori vi presento (rullo di tamburi, fiato alle trombe) i favolosi, unici, mitici, leggendari ... ravioli con ripieno di ricotta e prezzemolo fatti a mano da Mami saltati in pentola con burro e salvia. 
Quando ho voglia di un bel pranzo che mi regali venti minuti di assoluto, perfetto, paradisiaco piacere e relax ... ecco, questa è la mia ricetta segreta!


Se anche voi avete voglia di giocare e tornare ad essere piccoli per qualche secondo ... consideratevi pure taggati. 
E strega Rosa comanda color ... color ... bianco

Buon divertimento!


Commenti

  1. Ecco! Ho visto i ravioli e m'è venuta fame! XD

    RispondiElimina
  2. anch'io voglio i ravioli di mamma! xD sembrano una squisitezza!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vedo che quei succulenti ravioli stanno spopolando.
      Eh sì, sono una superba squisitezza.

      Elimina
  3. Ma che bellissimo tag!Un altro modo per conoscerci meglio!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Uno dei più carini che ho trovato ... e poi si fa molto facilmente!

      Elimina
  4. Scusa se vengo solo ora a rispondere! Ti dico la verità, non ho mai letto la serie I Love Shopping e non amo le ballerine ma... quei ravioli? Mi hai fatto venire fame e non sono neanche le 10!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oh Scheggia, almeno il primo della serie devi proprio leggerlo! Per l'estate poi, è il libro perfetto per una lettura senza troppi pensieri. E in più Becky è un'eroina che trasmette una carica di energia positiva pazzesca.
      Quel piatto di ravioli, mmmmh ... eh lo so, adesso che lo guardo di nuovo, viene fame anche a me!

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

L'IMPREVEDIBILE PIANO DELLA SCRITTRICE SENZA NOME, Alice Basso

La mia lettura Prima di dire qualunque altra cosa, c'è un punto che dovrei subito mettere in chiaro: io mi sono innamorata di Alice Basso molto prima che iniziassi a leggere questo romanzo.  Non so se ricordate (e spero proprio di sì) quella leggendaria diretta Facebook da Garzanti, l'estate scorsa, come aprivi la finestra del video faceva capolino questa donnina, taglio di capelli e viso paffuto, ti veniva in mente Heidi, e con lei una privilegiata cerchia di blogger superfighe che cercavano di non spanciarsi dal ridere. Vedete il fatto è che Alice Basso (sì, è lei la donnina del quadretto) ha una qualità irresistibile, sa tirare fuori la sua intelligenza senza farti sentire uno stupido e in più regalandoti pure una risata. Ecco, osservatela bene questa qualità, perché non te la insegnano a scuola, si chiama autoironia.  E così tu stai mesi a spasimare e sognare, perché, ne hai la certezza matematica, una testa brillante come quella lì deve aver scritto qualcosa

I Nuovi Mostri | L'ELEGANZA DEL RICCIO, Muriel Barbery

| I Mostri Antichi li conosciamo, o quantomeno fingiamo di conoscerli, ma i Nuovi Mostri? Chi sono, dove sono? La mia lettura L'arte è la vita, ma su un altro ritmo. Vi consiglio di prenderla molto sul serio questa frase, perché stavolta proveremo davvero a dire quanto contiene e significa questo libro. Brevemente però, intanto, i prodromi. Dovremmo osservare anzitutto, a beneficio del lettore che si accosti alla lettura, che la prima esperienza, come ogni rito iniziatico, imprime a fuoco il suo marchio. Se poi sei giovane e dunque vorace, con una passione mortale per il grande romanzo russo ottocentesco, e se covi la pazza idea che la lingua racchiuda ermeticamente nei suoi segreti meccanismi la categoria del sublime, allora questa, sappilo, sarà la lettura che non ti lascerà scampo alcuno. Per chi c'è già passato (e questo è il mio caso) il discorso si complica insolitamente: in mezzo si frappongono pur sempre quei sei o sette anni, che significano alt

LA TENTAZIONE DI ESSERE FELICI, Lorenzo Marone

Mio figlio è omosessuale.  Lui lo sa. Io lo so. Eppure non me l'ha mai confessato. La mia lettura La tentazione di essere felici è come un pacchetto di Fonzies. Stai appena cominciando a gustartelo ... e tutto d'un tratto ti restano solo le dita da leccarti. Dunque, dopo attenta riflessione, questo è il mio consiglio per tutti i potenziali lettori. Ci sono due modi per arrivare a fine lettura, senza rimorsi e un certo fastidioso senso di vuoto. Soluzione 1: costringersi, giorno dopo giorno, a posare il volume dopo aver letto uno o, limite massimo, due capitoli. In questo modo la vostra pace mentale è assicurata: anche se ad un certo punto, arriverete comunque all'ultima pagina, almeno saprete di aver fatto del vostro meglio per prolungare l'attesa e avrete assaporato lentamente ogni più piccolo cavilloso particolare. Soluzione 2: a mali estremi, estremi rimedi. La sera prima del giorno da voi scelto per iniziare questa lettura, programmate la