| Fasten your seat belts. It's going to be a bumpy... writing Insomma, non riesco ad essere costante, lo sappiamo. Del resto Il Crogiolo me lo sono inventata proprio per questo, lo scopo era che facesse un po' da ammortizzatore e quindi... usiamolo infine per riallacciare certi fili e scoprirne altri. Prima di tutto, cosa è successo da un anno a questa parte? Ho preso la laurea triennale in Lettere Moderne, il che per me ha significato più che altro provare che, dopotutto, sono in grado anch'io di concludere qualcosa se voglio (cioè, mentre intanto muoio fra mille paturnie e complessi, ma così è la vita, dicono), ah, e ovviamente essere battezzata dalla pioggia appena uscita dall'Auditorium, per poi fare una festicciola molto poco grandiosa nel parcheggio del campus con la mia amica ed io, e famiglia intorno, che ci sbafavamo vassoi di tramezzini addossate al bagagliaio della macchina di mio nonno. Eh sì, che giornata quella. Forse la seconda più felice della mi
La mia lettura Badate. Questo libro vi toglie tutto. Perdersi , buon Dio, quale (dis)attenzione editoriale abbia generato questo titolo così impietosamente esatto e letale, così perfettamente antitetico all'originale Still Alice , non saprei dire. Ma è come rigirare volutamente il coltello nella piaga. Alice Howland è quel che si definisce una donna realizzata, affermata nel lavoro, in un ambiente competitivo quale si può immaginare essere quello accademico di Harvard per una donna, brillante docente di psicolinguistica, agenda fittissima, fra voli che la spediscono di qua e di là dell'oceano per conferenze, ma anche madre e moglie, con una figlia che le dà soddisfazioni e un'altra, Lydia, l'attrice, la ribelle, che le dà invece preoccupazioni, e un marito, amatissimo, ma con cui forse divide ormai troppo poco della sua vita così frenetica. Ecco, immaginate ora che tutto questo tanto faticosamente conquistato, finisca pian piano con lo sgretolarsi, non p