Rubrica per definizione occasionale. Tutto su ristampe, edizioni illustrate e particolarità più sopraffine.
Buongiorno blogosfera e buon inizio di settimana.
Cosa combino io in questi giorni? Mi dedico piacevolmente, deliberatamente alle mie letture arretrate, curo con amore il blog ... e convivo costantemente con i sensi di colpa.
E certo: se sai che fra poco meno di due mesi, ti aspetta al banco di prova Storia della lingua latina, tenere fra le mani un libro che non riporti severamente in frontespizio il titolo Testi latini arcaici e volgari, ti fa sentire un'incosciente sconsiderata.
Perciò lasciate che questa lettrice-barra-studentessa-disperata si senta vagamente utile.
Sapete cosa mi piace di una casa editrice? Che proponga in quantità smodata riedizioni di libri introvabili. Un bel favore per un lettore.
Fazi Editore, devo riconoscere, si sta dando un bel daffare con le opere di Charlotte Brontë.
Dopo Villette (ultima fatica della mia divina) e in mezzo anche Shirley, viene infatti riproposto il primo romanzo della scrittrice che si celava mestamente dietro l'identità fittizia di Currer Bell.
Come Villette, Il professore prende spunto dall’esperienza personale della Brontë, che nel 1842, quando studiava il francese a Bruxelles, si innamorò del suo insegnante, Monsieur Héger (una relazione che non ebbe però un lieto fine). Lettura trascinante, il romanzo formula un’estetica nuova, mettendo in discussione molti dei presupposti su cui era basata la società vittoriana e rivelandosi come precursore dei lavori più maturi dell’autrice: l’approfondimento psicologico dei personaggi e la vivacità descrittiva degli ambienti in cui si muovono sono chiaramente riconducibili al genio di Charlotte Brontë.
Compiendo qualche passo a ritroso, lungo i sentieri del tempo, finiamo inevitabilmente per passeggiare nel bel mezzo della campagna dello Hampshire, a Steventon, luogo di nascita di un'altra imprescindibile figura della letteratura inglese (nonché della letteratura occidentale).
Incontriamo Jane Austen. Una delle autrici più amate di tutti i tempi.
Non è questo il luogo e il tempo per raccontarvi come io e lei, un bel giorno di parecchi anni fa, ci siamo al fine conosciute.
Voglio invece presentarvi uno dei suoi romanzi, anzi il romanzo. Quello che, fra tutti, mi ha rubato il cuore.
Questa che vi mostro è l'edizione curata dalla JASIT in occasione del bicentenario dell'opera.
Se siete curiosi, qui potete dare una sbirciata all'anteprima.
Il “Gelsomino bianco” (Jasminum officinale) significa “Amabilità” e rappresenta l’animo di Emma Woodhouse, mentre il cappello a cilindro rappresenta la sua controparte e, in qualche modo, la sua coscienza, ovvero Mr. Knightley.
Buongiorno blogosfera e buon inizio di settimana.
Cosa combino io in questi giorni? Mi dedico piacevolmente, deliberatamente alle mie letture arretrate, curo con amore il blog ... e convivo costantemente con i sensi di colpa.
E certo: se sai che fra poco meno di due mesi, ti aspetta al banco di prova Storia della lingua latina, tenere fra le mani un libro che non riporti severamente in frontespizio il titolo Testi latini arcaici e volgari, ti fa sentire un'incosciente sconsiderata.
Perciò lasciate che questa lettrice-barra-studentessa-disperata si senta vagamente utile.
Sapete cosa mi piace di una casa editrice? Che proponga in quantità smodata riedizioni di libri introvabili. Un bel favore per un lettore.
Fazi Editore, devo riconoscere, si sta dando un bel daffare con le opere di Charlotte Brontë.
Dopo Villette (ultima fatica della mia divina) e in mezzo anche Shirley, viene infatti riproposto il primo romanzo della scrittrice che si celava mestamente dietro l'identità fittizia di Currer Bell.
Charlotte Brontë Il professore Fazi Editore Prezzo: 18 Data di pubblicazione: 14 aprile 2016 |
Sinossi:
Il professore è il primo romanzo scritto da Charlotte Brontë. Inizialmente rifiutato dagli editori perché giudicato troppo realistico, fu pubblicato solo nel 1857, due anni dopo la morte dell’autrice. Il protagonista è William Crimsworth, primo e unico narratore maschile da lei utilizzato, il quale racconta in prima persona la sua storia: uomo sensibile e colto, fugge da un lavoro pesante e competitivo nella zona industriale dello Yorkshire e si trasferisce in Belgio per insegnare presso un istituto femminile. Qui conosce Frances Henri, studentessa indigente e particolarmente dotata della quale poco alla volta si innamora, corrisposto. Ma la coppia non avrà vita facile: saranno infatti molte le avversità che i due dovranno affrontare – a cominciare dall’aperta ostilità dell’astuta direttrice della scuola – prima di riuscire a coronare il loro amore.Come Villette, Il professore prende spunto dall’esperienza personale della Brontë, che nel 1842, quando studiava il francese a Bruxelles, si innamorò del suo insegnante, Monsieur Héger (una relazione che non ebbe però un lieto fine). Lettura trascinante, il romanzo formula un’estetica nuova, mettendo in discussione molti dei presupposti su cui era basata la società vittoriana e rivelandosi come precursore dei lavori più maturi dell’autrice: l’approfondimento psicologico dei personaggi e la vivacità descrittiva degli ambienti in cui si muovono sono chiaramente riconducibili al genio di Charlotte Brontë.
Un romanzo crudo, a tratti crudele, che tra le sue spine rivela in boccio, la forza e la passionalità del futuro capolavoro brontiano.
Compiendo qualche passo a ritroso, lungo i sentieri del tempo, finiamo inevitabilmente per passeggiare nel bel mezzo della campagna dello Hampshire, a Steventon, luogo di nascita di un'altra imprescindibile figura della letteratura inglese (nonché della letteratura occidentale).
Incontriamo Jane Austen. Una delle autrici più amate di tutti i tempi.
Non è questo il luogo e il tempo per raccontarvi come io e lei, un bel giorno di parecchi anni fa, ci siamo al fine conosciute.
Voglio invece presentarvi uno dei suoi romanzi, anzi il romanzo. Quello che, fra tutti, mi ha rubato il cuore.
Questa che vi mostro è l'edizione curata dalla JASIT in occasione del bicentenario dell'opera.
Se siete curiosi, qui potete dare una sbirciata all'anteprima.
Jane Austen Emma Traduzione di Giuseppe Ierolli Edizioni ilmiolibro.it - Narrativa Pagine 488 Prezzo: 16, 50 (su ilmiolibro.it, più spese di spedizione) |
Una ricca, brillante, spumeggiante commedia degli equivoci. Un'eroina così odiosa e imperfetta che è impossibile non innamorarsene.
Bel post :D
RispondiEliminaSicuramente leggerò Il professore ;D
Mentre Emma è uno dei miei preferiti della cara Austen.
Anch'io adoro Emma, quasi più di Orgoglio e pregiudizio.
EliminaIn effetti è l'unico romanzo firmato Austen che ho letto più di una volta.
Verrò sicuramente a trovarti, quando recensirai "Il professore".
p.s: ho nominato il tuo blog a questo link party http://lasoffittadiamelia.blogspot.it/2016/04/link-party-giveaway-birthday-blog.html
Elimina:)
Io amo i classici e questo post mi è piaciuto un sacco :) Emma di Jane Austen lo possiedo ma non l'ho ancora letto, lo farò presto :) Mentre Il Professore mi manca.. mi devo munire di nuovi classici mi sa :)
RispondiEliminaUuuuuh! Allora cosa aspetti, DEVI leggerlo!
EliminaConfesso che prima di iniziare l'università leggevo molti più classici (cosa strana a dirsi), ma cerco sempre di infilarne qualcuno dove possibile.
Post molto interessante, cara Rosa! Charlotte Bronte è tra le scrittrici che amo e leggerò sicuramente "Il professore" :)
RispondiEliminaSono sempre felice di accendere il vostro interesse e Charlotte Bronte è una scrittrice che non può non essere conosciuta e amata in un'intera vita tra i libri.
EliminaHo la sensazione che questo romanzo ti colpirà. Sono molto curiosa di conoscere il tuo pensiero a riguardo.
Avevo adocchiato questa nuova uscita della Fazi Editore, lo leggerò sicuramente.
RispondiEliminaLa Fazi Editore ci sta viziando. Spero tanto continui così!
EliminaForse troverai un po' ostico il personaggio di William Crimsworth, ma è un romanzo che non posso non consigliare.
Oddio non so se lo leggerò mai il professore, ma Emma vorrei tanto!
RispondiEliminaComunque fila a studiare eh! Ti abbraccio cara
Oddio non so se lo leggerò mai il professore, ma Emma vorrei tanto!
RispondiEliminaComunque fila a studiare eh! Ti abbraccio cara
Ricorda, Cuore, mi hai promesso che in questa vita "Emma" lo leggerai!
EliminaPorto a termine le recensioni arretrate e infilo diligentemente la testa nei libri (quelli universitari).